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Prove di trazione su trefoli in accordo alle normative ISO 15630-3 / ASTM A416 / ASTM A1061

Nelle prove di trazione statiche secondo le normative ISO 15630-3, ASTM A416 e ASTM A1061 il trefolo in acciaio viene allungato fino a rottura. I trefoli sono costituiti da fili attorcigliati tra loro che, quando sottoposti ai carichi di trazione, tendono a srotolarsi. Durante le prove di trazione, eseguite principalmente con macchine di prova per carichi elevati in quanto l'acciaio precompresso è un acciaio ad alta resistenza, vengono misurati la forza e l’allungamento.

Le prove di trazione possono essere eseguite su trefoli in acciaio con un diametro da 3 a 20 mm. A seconda del prodotto o della normativa di prova, la lunghezza di riferimento L0 può essere, ad esempio, di 500 mm o 610 mm. L'allungamento complessivo può raggiungere valori fino al 20%.

È possibile eseguire anche prove di trazione flettente in accordo alla normativa EN ISO 15630-3, in questo caso la traversa della macchina di prova è dotata di foro passante. Per questi test, la traversa mobile della macchina di prova è dotata di un foro passante.

Prove statiche di trazione su trefoli in acciaio secondo ISO 15630-3 / ASTM A416 / ASTM A1061

Nelle prove statiche di trazione secondo ISO 15630-3, ASTM A416 e ASTM A1061 il trefolo in acciaio viene allungato fino alla rottura. I trefoli sono costituiti da fili attorcigliati tra loro che, quando sottoposti ai carichi di trazione, tendono a srotolarsi. Durante questa prova vengono misurate la forza e la deformazione del provino. Poiché l'acciaio precompresso è un acciaio ad alta resistenza, si utilizzano principalmente macchine di prova per carichi elevati.

Le prove di trazione possono essere eseguite su trefoli in acciaio con un diametro da 3 a 20 mm. A seconda del prodotto o della normativa di prova, la lunghezza di riferimento L0 può essere, ad esempio, di 500 mm o 610 mm. L'allungamento complessivo può raggiungere valori fino al 20%.

È possibile eseguire anche prove di trazione flettente in accordo alla normativa EN ISO 15630-3, in questo caso la traversa della macchina di prova è dotata di foro passante. Per questi test, la traversa mobile della macchina di prova è dotata di un foro passante.

Caratteristiche principali delle prove di trazione su trefoli in acciaio in accordo alla normativa ISO 15630-3 e ASTM A416

  • Il punto di snervamento inteso come snervamento offset (Rp0.2); generalmente determinato come sostituzione del punto di snervamento allo 0.2% dell’allungamento plastico.
  • L’ allungamento al carico di snervamento; può essere determinato con l’uso di un estensimetro (Ae)
  • Resistenza alla trazione (Rm)
  • Allungamento uniforme (Ag)
  • Allungamento a rottura (A), per cui le specifiche normative relative alla lunghezza di riferimento sono di notevole importanza

Prove di trazione su acciaio per cemento armato e trefoli in acciaio

L’acciaio per cemento armato e i trefoli in acciaio vengono testati a trazione in accordo alla normativa ISO 6892-1 con una macchina di prova fino a 600 kN. Durante questa prova è possibile usare sia gli estensimetri a contatto che quelli non a contatto.

Prove dinamiche su trefoli in acciaio precompresso

Nelle prove di fatica ad alto numero di cicli (ad es. secondo ISO 15630-3, XP A 35-045-2011, FprEN 10138-3:2009) su trefoli d'acciaio, il provino deve sopportare due milioni di cicli di prova a una frequenza massima di 20 Hz senza rompersi.

Se il provino si rompe in prossimità o all'interno della presa, la prova non è valida e deve essere ripetuta. Poiché la prova di fatica dura diversi giorni, i test non validi sono molto costosi. Poiché i trefoli in acciaio precompresso sono estremamente rigidi, sono molto sensibili all'intaglio. La forza di serraggio causa la sovrapposizione di un carico al carico dinamico della prova nell'area di presa, che può portare a un cedimento prematuro del provino. Pertanto, per i classici provini di trazione in materiale solido, le estremità hanno spesso sezioni trasversali più grandi per garantire che il provino si rompa nella sezione non afferrata tra le morse. Con i trefoli metallici non è così semplice. ZwickRoell ha sviluppato una speciale morsa per trefoli d'acciaio, con la quale è possibile eseguire prove di fatica ad alto numero di cicli senza dover utilizzare elementi di serraggio appositamente fissati.

Le prove di fatica ad alto numero di cicli vengono solitamente eseguite con una macchina di prova servoidraulica della serie HA.

Serraggio del provino

Vista l'elevata resistenza alla trazione dei singoli fili d'acciaio - fino a 2000 Mpa - e la loro superficie liscia, è particolarmente importante assicurarsi che il provino non venga danneggiato durante il serraggio (per esempio dal disegno a piramide degli inserti delle morse). Per questo motivo sono necessarie morse idrauliche a chiusura parallela con pressione di serraggio regolabile. Inoltre, la geometria delle guancette dovrebbe essere progettata in modo tale che sia possibile un serraggio affidabile ed omogeneo del provino, per evitare lo scivolamento durante la prova.

Un altro fattore importante per assicurare che il provino non si rompa al di fuori della lunghezza L0 è la qualità del prodotto. Solo la rottura del provino all'interno della lunghezza di riferimento può essere accettata come risultato di prova affidabile. Una superficie del provino danneggiata o una resistenza alla trazione fortemente disomogenea dei singoli fili porta spesso alla rottura del provino al di fuori della lunghezza L0, vicino alle guancette.

Misurazione della deformazione

Se un trefolo in acciaio si rompe, spesso porta alla deflessione dei singoli fili, di conseguenza c'è il rischio di danneggiare un eventuale estensimetro a contatto. Pertanto, si consiglia di effettuare la misurazione della deformazione con un estensimetro ottico. Si utilizza uno speciale nastro marcatore per contrassegnare la lunghezza di riferimento.

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Che cos’è l’acciaio precompresso?

Si tratta di un acciaio ad alta resistenza utilizzato principalmente nella costruzione di calcestruzzo precompresso per aumentare notevolmente le proprietà di resistenza ai carichi statici e dinamici dei componenti in calcestruzzo.

L'acciaio precompresso è ricavato da un prodotto lungo e la sua forma superficiale varia a seconda dello standard di produzione. Un singolo filo, ad esempio, è progettato secondo la norma di fabbricazione DIN EN 10138-1, mentre un filo a trefoli può essere progettato secondo la DIN EN 10138-3. Il filo singolo ha valori di resistenza fino a 2000 N/mm² ed è progettato con una forma tonda; infine esistono anche prodotti a sezione trasversale trapezoidale, denominati trefoli compatti.

A seconda della normativa del prodotto, l’acciaio precompresso ha tre possibili forme:

  • Barra in acciaio (diametro da 15 a 36 mm)
  • Filo (diametro da 5 a 16 mm)
  • Trefoli in acciaio composti da 3, 7 o più fili intrecciati fra loro (trefolo a 3 fili: da 5.2 a 7.5 mm, trefolo a 7 fili: da 7 a 18 mm).

Queste diverse forme pongono requisiti molto severi nel campo delle prove materiali e, pertanto, vengono applicati diversi standard di prova (tra questi, ISO, ASTM...) al fine di garantire il livello di qualità richiesto.

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